Ormai da secoli nella fertile pianura di Albenga, dove un clima straordinariamente mite, mentre una gentile brezza unisce i sapori salmastri del mare con i profumi della macchia mediterranea, gli agricoltori albenganesi producono le loro primizie che hanno reso celebre l’agricoltura ingauna su tutti i mercati nazionali e non solo.
La nostra azienda si inserisce a pieno titolo tra quelle che hanno negli anni continuato a perpetuare quella radicata tradizione che da secoli viene tramandata da padre in figlio.
Era il 1930 quando Francesco Enrico ereditava dal padre i terreni di famiglia tra cui Bagnoli che sarà il primo tassello della nostra azienda. Il figlio, Battista, era nato da pochi anni, e pur essendo tempi duri Francesco decise di costruire la prima serra per la produzione dei Pomodori cuore di bue, e di impiantare una nuova asparagiaia con i semi della vecchia varietà di famiglia.
Negli anni ’50 sarà Battista ad affiancare il padre cominciando una sistematica acquisizione dei terreni confinanti, per ingrandire e rendere più funzionale l’azienda, e la selezione della varietà di Asparago Violetto che oggi coltiviamo. In quegli anni di boom economico, con la complicità dello zio mediatore ai mercati generali a Genova, centinaia di cassette di verdura coltivata a Bagnoli partivano dalla stazione di Albenga per raggiungere i mercati del nord Italia.
Fu così per molti anni, fino a che negli anni ’80 la nuova generazione formata da Pinuccia, la figlia di Battista, e dal giovane marito Vincenzo decise di provare a cominciare a produrre piante in vaso di fiori ed aromatiche. Il primo anno decisero di provare a coltivare solo 5000 vasi di rosmarino, fu un successo e in pochi anni la produzione si moltiplicò esponenzialmente, diventando più varia e articolata sino ad arrivare a produrre 200.000 vasi all’anno, tra piante aromatiche e margherite.
Nel 2007, dopo essersi diplomato all’Istituto agrario di Albenga, Luca, l’ultima generazione, decide, dopo aver conseguito l’abilitazione per svolgere l’attività di Agrotecnico, di fermarsi in azienda e cominciare anche lui a coltivare i terreni di famiglia.
Come chi l’ha preceduto, Luca decide di voler dare un suo contributo per l’attività aziendale e comincia un progetto di riqualificazione dell’Asparago Violetto, che da alcuni anni era stato lasciato in secondo piano , privilegiando la produzione delle piante in vaso.
Ormai sono diversi anni che è stata ricostituita una asparagiaia recuperando il prezioso seme della varietà di famiglia, e nei prossimi anni se ne creeranno delle altre per poter incrementare la produzione e soddisfare la richiesta che è in continua crescita.